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Costa del Cilento

Luoghi da visitare

Capitello

  • Turismo mare e spiaggia
  • 0 km da noi

Capitello di Ispani

Affacciata sul Golfo di Policastro, troviamo Capitello. La frazione marina di Ispani che nel 2022 ha ricevuto la Bandiera Blu si trova tra Policastro e Sapri, subito dopo Villammare. Qui la vita scorre in tranquillità poiché la piacevolezza del panorama marino è strettamente connessa alla genuinità dei prodotti enogastronomici e alla cordialità dei cilentani.

Sapri

  • Turismo mare e spiaggia
  • 3,1 km da noi

Sapri

Sapri è nota soprattutto per la tragica spedizione di Carlo Pisacane del 28 giugno del 1857, ricordata in versi dalla famosa poesia la “Spigolatrice di Sapri” di Luigi Mercantini. La statua della spigolatrice è stata all'attenzione dei media nazionali per la sua posa. E' possibile ammirare la nuova statua presso il centro del suo lungomare.

Maratea

  • Turismo mare e spiaggia - turismo religioso
  • 22 km da noi

Maratea

Spiagge da sogno e arte sacra, Maratea è un giouello di straordinaria bellezza. Meta balneare unica nel suo genere, con spiagge e grotte da esplorare e fotografare, Maratea stupisce tutti con itinerari che ci portano alla scoperta dell’arte sacra legata alla presenza di chiese, cappelle e monasteri sparsi su tutto il suo territorio.

Scario

  • Turismo mare e spiaggia
  • 10 km da noi

Scario

Scario, frazione marina del comune di San Giovanni a Piro, è un pittoresco borgo marinaro posto in riva al mare alle pendici del Monte Bulgheria. Rinomato centro turistico fornito di uno dei porti più attrezzati della zona, Scario gode di suggestive attrattive, fra cui il suo bel lungomare e la meravigliosa costiera della Masseta. Le rocce del Monte Bulgheria si inabissano nel mare, formando uno dei più bei paradisi Spiaggia di Scario subacquei del Mediterraneo, ricco di specie marine altrove scomparse da tempo. Non rarissimo l’avvicinamento di branchi di delfini.

Camerota

  • Turismo mare e spiaggia
  • 35 km da noi

Camerota

Situata all’interno del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Marina di Camerota è una frazione marittima della comune di Camerota, un antico borgo arroccato sul Monte Bulgheria. Grazie alla sua posizione che la vede incastonata lungo la costa cilentana con il mare cristallino da un lato e verdi colline dall’altro, Marina di Camerota è diventata un rinomato centro balneare che richiama ogni anno turisti grazie alla qualità delle sue acque, che sono state insignite per anni del titolo “Bandiera Blu”, e grazie al contesto naturale in cui è inserita. - https://www.campania.info/cilento/marina-di-camerota/

Morigerati

  • Turismo natura
  • 18 km da noi

Morigerati

Morigerati si trova nella Zona del Bussento nell’entroterra del Golfo di Policastro ai confini con il Vallo di Diano. Morigerati, come Sicilì, sono due borghi immersi nella natura, tra ulivi e macchia mediterranea. Morigerati offre molti scorci panoramici e attrattive. A partire dal Centro Storico, passando per la fantastica terrazza sul piazzale della Chiesa di San Demetrio Martire che affaccia sulla vallata del Bussento. Non da meno il museo Etnografico che conserva la memoria artigiana. A Morigerati è presente l’Oasi WWF Grotte del Bussento, un percorso naturalistico tra storia e natura lungo il fiume Bussento e un suo affluente. Un sentiero di 3 km con 130 metri di dislivello tra fontane, Grotte, fiumi e Mulini per macinare il grano

Roccagloriosa

  • Turismo religioso
  • 20 km da noi

Roccagloriosa

Sorto su di uno sperone roccioso, a partire dal V sec. d.C. deve il nome attuale alla Madonna venerata nella Chiesa del Castello; ma la sua storia è millenaria: comincia in tempi ben più remoti. Il centro storico con le sue tortuose scalinate, i sotterranei delle case, i muri di sostegno e di recinzione di orti musulmani e degli spazi pubblici, evidenziano le amene particolarità degli insediamenti tipicamente cilentani. Da visitare gli Scavi di Fistelia. Risalgono al V sec. a.C. i resti di una tomba molto antica, con un ricco corredo e due vasi di bronzo di provenienza etrusco-campana. Tra gli altri reperti un’edicola votiva. La floridezza economica del luogo è documentata dal ritrovamento di gioielli d’alta oreficeria: fibule, bracciali, anelli, collane. Anche pregevoli esemplari di ceramica dipinta a figure rosse riflettono la molteplicità dei rapporti economici e culturali tenuti dalla comunità con altri centri. Resti di ville d’età imperiale rinvenute in varie contrade, inoltre, attestano l’importanza agricola dell’area, fino a circa il III sec. d.C.

Palinuro

  • Turismo mare e spiaggia
  • 39 km da noi

Palinuro

La cittadina si trova in Italia. È frazione del comune di Centola, in provincia di Salerno, Campania ed è gemellato con il comune di Prato. È una rinomata e famosissima stazione balneare del Cilento. Sita vicino alle foci dei fiumi Lambro e Mingardo, si sviluppa sull'omonimo promontorio, Capo Palinuro, famoso per la bellezza paesaggistica, il suo mare cristallino e per la presenza di grotte natuali. Queste ultime sono sia di tipo emerso (visitabili con imbarcazioni), che sottomarine, per le quali occorre essere esperti per le immersioni. Proprio per le immersioni la cittadina del Cilento è meta di sub da tutto il mondo.

Paestum

  • Turismo d'arte
  • 90 km da noi

Paestum

Paestum Antica città della Campania situata presso il litorale tirrenico, a sud di Salerno: fu uno dei centri principali della Magna Grecia. Le tracce più antiche di insediamento umano nel sito risalgono al Paleolitico; più consistenti sono le testimonianze relative all'età del Bronzo (vedi cultura di Gaudo). Intorno al 600 a.C., coloni greci provenienti da Sibari vi fondarono una città, cui diedero il nome di Posidonia, ed edificarono il grande santuario di Era poco a nord, presso la foce del fiume Sele. Alla fine del V secolo a.C. Paestum fu conquistata dai lucani, sotto i quali visse un periodo di prosperità e raggiunse la massima espansione territoriale; nel 273 a.C. i romani vi stabilirono una propria colonia, cambiando il nome della città con quello attuale. foroIn età imperiale Paestum iniziò una lunga e progressiva decadenza, fino al definitivo abbandono, nell'VIII secolo, a causa dell'impaludamento della zona.

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